giovedì 1 ottobre 2020

POSTO DI LAVORO


 DOVEVA ESSERE SEMPLICEMENTE IL LUOGO DOVE UNA PERSONA ESERCITAVA LA PROPRIA ATTIVITA' O PROFESSIONE

OGGI SE NE E' STRAVOLTO TOTALMENTE IL SIGNIFICATO TRASFORMANDOLO ADDIRITTURA IN " UNA FAMIGLIA"

Sempre di più infatti si sente dire che "dove lavoriamo noi siamo una famiglia" e che qualsiasi decisione per qualsiasi cosa la prendiamo lì sul posto,fregandocene di tutto quello che avviene esternamente.

Sarebbe un po' come dire che se vado in banca e parlo con la cassiera,molto probabilmente suo marito è il direttore della filiale,e finito l'orario di lavoro si ritirano nel loro appartamento che è al piano di sopra la banca.Questo per colmo del ridicolo dovrebbe valere per tutti gli altri dipendenti.

Nella realtà qualcosa del genere avviene,e sembra sempre di più l'identificazione del ruolo del lavoratore con quello di un soggetto che nasce,mangia,vive,muore sempre nello stesso posto e con le stesse persone ( con le quali comunica con fiducia).

Ovvero sembra sempre di più ad un effetto negativo del lockdown o peggio ad un avvicinarsi al mondo schiavistico della Cina popolare,in ogni caso ad un totale allontanamento dal raziocinio individuale,incapace quindi di scegliere le proprie situazioni.

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