venerdì 22 maggio 2020

E' UN PROBLEMA DI PUBBLICO


OLTRE AI PROBLEMI DI LIQUIDITA' LE ATTIVITA' AVRANNO UN PROBLEMA BEN PIU' GRAVE : IL PUBBLICO

SOPRATTUTTO NELLE PERIFERIE URBANE DOVE REGNA IL CAOS TOTALE DELL' INTEGRAZIONE

La parola d'ordine d'ora in poi sarà : selezione

Infatti,immaginate un ristorante che oggi riapre: solo 3 mesi fa il suo pubblico era composto  da operai albanesi o rumeni che si ritrovavano a pranzo in gruppi di 5 o 10 e facevano una tavolata comune.

Oggi sarebbe impossibile,con tavoli separati,impensabile la comunicazione attiva tra le varie persone.

La cosa che potrebbe accadere è la forzatura del pubblico a riunirsi come una volta,motivando il titolare con  una spesa di consumazione più elevata.

Il rischio che andrebbe a correre e che il primo rappresentante della protezione civile che passa e vede quella scena,avvertirebbe le forze dell' ordine che multerebbero il titolare e gli chiuderebbero il locale per 6 mesi.

Questo è il problema dei ristoranti cinesi, trattorie, bar scommesse,pizzerie,in tutta Italia e soprattutto nelle periferie.

Quindi nessuno si stupisca se l'economia è destinata a crollare, a meno che non vengano ripristinate le precedenti condizioni.

E questo è auspicabile,dato che  in questo momento i locali pubblici sono in totale "non esistenza",quindi come se aprissero per la prima volta nella vita,solo che tutte le incombenze economiche che devono affrontare sono quelle di un locale di successo.

Rifare un pubblico e una tariffa idonea che possa garantire  la sopravvivenza futura non è un operazione che si possa fare da un giorno all'altro.


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